Stoner vince in solitaria a Silverstone Condizioni proibitive, al limite della praticabilità: pioggia a catinelle e freddo cane, con 12-13 °C sull’asfalto. Stoner domina, caduti Simoncelli e Lorenzo. Rossi sesto SILVERSTONE – Condizioni proibitive, al limite della praticabilità: pioggia a catinelle e freddo cane, con 12-13 °C sull’asfalto. In una simile situazione, le possibilità di commettere un errore sono elevatissime e se la vittoria di Casey Stoner non è mai stata di fatto in discussione, le altre posizioni sono state determinate anche dalla caduta di alcuni protagonisti, in particolare quella di Jorge Lorenzo al nono giro e di Marco Simoncelli all’undicesimo, entrambe avvenute alla prima curva, mentre entrambi cercavano di attaccare Andrea Dovizioso, secondo dall’inizio.
DOMINIO IMBARAZZANTEIl dominio di Casey Stoner è stato, ancora una volta, imbarazzante: anche con la pista allagata, anche con tutti i problemi a far entrare in temperatura le gomme, Stoner non ha mai avuto una esitazione, un’incertezza e mentre gli altri sembravano guidare sulle “uova”, lui dava il gas a manate, accumulando, giro dopo giro, secondi su secondi: alla finse sono stati 15”159. Adesso Stoner è anche in testa al mondiale con 18 punti di vantaggio su Lorenzo, che con la scivolata ha vanificato quanto di buono fatto fino a questa stagione: un errore che peserà sul proseguo del campionato. E pensate come potrebbe essere la classifica se Casey non fosse stato centrato a Jerez da Valentino Rossi…
BRAVO DOVIZIOSO, GRANDISSIMO EDWARDSAndrea Dovizioso ha disputato un’ottima gara, rintuzzando prima gli attacchi di Lorenzo e poi quelli di Simoncelli: Andrea era davanti quando i suoi due rivali sono caduti e quindi il secondo posto non può essere considerato un regalo, ma una meritata conquista. Così Dovi rafforza il terzo posto in classifica generale e adesso è a soli 15 punti da Lorenzo.
Ma il vero eroe della giornata è stato Colin Edwards, terzo al traguardo, a soli nove giorni dall’operazione alla clavicola destra. E’ vero, Colin è stato favorito dalle cadute altrui (davanti a lui è scivolato anche Ben Spies), ma la sua prestazione è stata commovente: chissà cosa penserà Pedrosa a casa a vedere Edwards conquistare un podio così.
HAYDEN QUARTO, ROSSI SESTODopo due giorni disastrosi, i peggiori della sua carriera, dopo essere scivolato nel warm up, Valentino Rossi ha limitato i danni, portando a casa un sesto posto tanto insperato quando aiutato dalle cadute altrui. Rossi, se non altro, ha battuto Karel Abraham (settimo), più veloce di Valentino in prova, ma è naturalmente arrivato alle spalle di Nicky Hayden, quarto al traguardo: è la prima volta in questa stagione che prende paga dal compagno di squadra. Incredibilmente, Rossi conquista il quarto posto nel mondiale con 68 punti, ma non si può sicuramente essere soddisfatti.
I COMMENTI A CALDOCasey Stoner: “E’ stata una gara molto dura e all’inizio ho anche avuto un problema con la visiera, che si è appannata. Quando ho cominciato a vedere bene, sono riuscito a prendere un buon ritmo e grande confidenza con la moto. Mi sono rilassato un po’, ma quando sulla lavagna ho visto che mancavano ancora sette giri, mi è sembrato che la gara non finisse mai…”.
Andrea Dovizioso: “Ho il mio stile, il mio carattere, ma in gara ci sono! E’ stato un GP difficilissimo, con tante pozzanghere in pista: era facilissimo perdere sia l’anteriore sia il posteriore della moto”.
Colin Edwards: “Ho un dolore incredibile: quando sei in moto non senti tanto male, ma quando ti rilassi è terribile. Grazie a tutti”.
MARCO SIMONCELLIAncora una volta Marco Simoncelli aveva la possibilità di lottare per la vittoria, ancora una volta deve commentare uno zero in classifica.
“La prima curva era uno dei punti più brutti della pista – si rammarica -, perché la moto andava in acqua-planing e già nei primi giri avevo giocato un jolly, rimanendo in piedi per miracolo. Dovizioso era più forte di me in frenata e quindi cercavo di stare attento e lì non ho assolutamente forzato la staccata, ma sono caduto. Purtroppo ce n’è sempre una, speriamo dalla prossima gara di dare una svolta: siamo sempre lì, ma torniamo a casa con delle prestazioni schifose”.
MOTO2Quarta vittoria su sei gare per Stefan Bradl, che adesso ha quasi il doppio dei punti del secondo (Simone Corsi) in classifica generale. Secondo Bradley Smith, terzo Michele Pirro, al primo podio nel motomondiale. Grande rammarico per Mattia Pasini, scivolato al settimo giro mentre era al comando, dopo essere scattato dalla 22esima posizione.
CLASSIFICA1 25 27 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 147,9 47'53.459
2 20 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 147,1 +15.159
3 16 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 146,8 +21.480
4 13 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 146,5 +26.984
5 11 19 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 146,1 +35.569
6 10 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 144,6 +1'04.526
7 9 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 143,3 +1'32.650
8 8 24 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP Honda 142,3 +1'51.938
9 7 7 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini Honda 142,3 +1'52.350
10 6 65 Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team Ducati 141,8 +2'03.312
11 5 8 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP Ducati 139,7 1 Giro
12 4 14 Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team Ducati 139,5 1 Giro
Non classificato
58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 147,1 10 Giri
1 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 146,7 12 Giri
11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 143,8 13 Giri
Rossi: "Abbiamo dei problemi" La verità è che il GP di Gran Bretagna di Valentino Rossi è stato complessivamente deludente, gara compresa
SILVERSTONE – Per come erano andate le prove – 13esimo a 3”7 – il sesto posto non è male, ma la verità è che il GP di Gran Bretagna di Valentino Rossi è stato complessivamente deludente, gara compresa, perché il giro più veloce di Valentino è stato 2”989 più lento di quello del compagno di squadra Nicky Hayden.
“Considerando i problemi di venerdì e sabato – spiega – portare a casa dieci punti non è male e adesso sono anche quarto in campionato. La verità, però, è che non siamo mai stati veloci, non abbiamo mai avuto un assetto competitivo. Il bagnato ci ha un po’ aiutato, ma per me era comunque molto difficile guidare la Ducati: qui sapevo che per noi sarebbe stato più complicato, ma non mi aspettavo tante difficoltà.
Qui abbiamo avuto due grandi problemi:
1) Honda e Yamaha sono molto più competitive di noi, specie sull’asciutto, in Ducati stanno lavorando, ma ci vorrà un po’ di tempo prima di vedere qualche risultato;
2) qui sono stato sempre più lento del mio compagno di squadra, a parte nel warm up. Hayden in gara ha fatto il giro più veloce: questo significa che la Ducati era competitiva sul bagnato e che dall’altra parte del box hanno lavorato meglio di noi. Sicuramente conta il fatto che io e la mia squadra non conosciamo bene questa moto, che reagisce in maniera un po’ differente dalle altre, ma ormai è un po’ che ci lavoriamo: quindi, il team di Hayden è stato semplicemente più bravo. Punto.
Purtroppo siamo partiti troppo da lontano e così ho dovuto sempre rincorrere, ma la colpa va divisa tra tutti: diciamo 33% del pilota, 33% della moto e 33% della squadra”.
Fonte
Moto.it