La filosofia di tutti i pneumatici del Gruppo Pirelli fà capo a due punti fermi: equilibrio fra anteriore e posteriore nel comportamento co assetto e pressioni standard, e grande supporto da parte della carcassa al lavoro della mescola.
Come prassi il maggior studio ha interessato il pneumatico posteriore dove la cintura a zero gradi, biglietto da visita tecnologico del marchio italiano, viene avvolta variando il passo fra una spira e la successiva per modificare la rigidità della carcassa.
Le spire sono più distanziate a centro battistrada e più vicine sulla spalla per aumentare la rigidità; inoltre viene variata la mescola fra il centro, ricco di silice per garantire aderenza sul bagnato, e i lati, interamente realizzati in "carbon Black" per la massima costanza di rendimenteo all'aumentare delle temperature di utilizzo.
All'anteriore lo strees della guida sportiva induce variazioni termiche più ridotte ed è quindi stato possibile adottare una mescola unica con il necessario contenuto di silice che garantisce, a dire di Piero Misani, direttore R&D del settore Moto Pirelli, un comportamente soddisfacente in ogni condizione.
L'obbiettivo del lavoro di sviluppo è stato quello di ottenere un prodotto semplice da usare, che nn richiedesse assetti dedicati, e in grado di garantire confidenza al pilota facendogli percepire al meglio l'approssimarsi del limite di tenuta.
Il Diablo Rosso Corsa va usato su strada alle pressioni di gonfiaggio consigliate a libretto e solo nell'uso più estremo in pista gradisce una riduzione di qualche decimo di bar.
Ne segue un tempo di warm up ridottissimo con un buon grip dopo poche curve condotte ad andatura sostenuta, grip che aumenta rapidamente consentendo già dopo un giro di pista di spingere a fondo.
Piace, e molto, il feedback, dell'anteriore, soprattutto perchè il sostegno che offre anche nelle entrate in curva più decise è stato ottenuto senza adottare una carcassa eccessivamente rigida; ne segue che il feeling nn viene mai a mancare e di conseguenza ci si sente autorizzati ad osare sempre di più.
Buona anche la resa del posteriore sia in accelerazione e frenata, quando a contatto col suolo si trova la mecola più dura e ricca di silice, sia in piega, quando la spalla morbida garantisce un ottimo grip che permette accelerazioni anche in piena curva.
Ovviamente le prestazione nn potranno essere quelle di uno slick, ma le perdite di aderenza nn sono mai repentine e, dosando l'acceleratore con un minimo di accortezza, è possibile controllare senza patemi l'innescarsi della derapata.
Il posteriore chiaramente è pensato per sopportare una guida sportiva e offre il meglio quando la temperatura dell'asfalto nn è troppo bassa, nessun problema invece di surriscaldamento anche spremendolo a fondo sulle potenti mille quattro cilindri.
Senza critiche comunque il comportamento su tutte le moto, indipendentemente dalla cilindrata e dal frazionamento.
Stupisce, come detto, l'anteriore, che si è sempre comportato in maniera irresprensibilie coniugando una stabilità sul dritto che definire esemplare è riduttivo, con una velocità di discesa in curva sconosciuta ai diretti concorrenti.
E' la maneggevolezza insomma il punto forza del Diablo Rosso Corsa e da questo punto di vista è notevolissimo il passo in avanti compiuto rispetto al predecessore Diablo Corsa III che nn difettava per grip, ma era sicuramente migliorabile per feeling trasmesso al pilota.
FONTE
MOTOSPRINT
ARTICOLI DI
FRANCESCO GULINELLI
Anteriore
Misure 120/70 ZR17 M/C (58W) TL
Posteriore
160/60 ZR17 M/C (69W) TL
180/55 ZR17 M/C (73W) TL
190/50 ZR17 M/C (73W) TL
190/55 ZR17 M/C (75W) TL