Il nome
Horex suggerisce veramente poco ai più, ma
si parla di un piccolo pezzo della storia motociclistica tedesca.
Fondata nel 1923, la Horex ha prodotto, prima della seconda guerra, moto
monocilindriche e tecnologici bicilindrici paralleli con distribuzione a
camme in testa e trasmissione a catena. Interrotta la produzione a
causa del conflitto mondiale, il marchio è rinato nel ‘48 e ha prodotto
la SB 35 Regina, moto di grande successo (oltre 18.600 unità fino al
1953)
Nel 1960, Daimler-Benz acquisì azienda e strutture, uccidendo il
marchio e facendolo cadere nel dimenticatoio. Ma non tutti si sono
scordati dei bei tempi della Horex, ed ecco rinascere in brand con un
concetto di moto estremamente controverso: stile classico e prestazioni
esagerate, fornite da un
sei cilindri a V di 15° (!),
per una cilindrata di 1200cc.
Il motore è molto compatto (non tanto più largo di un V4), è dotato di iniezione
elettronica e un compressore aumenta la pressione dell’aria in
aspirazione. Tre valvole per cilindro e tre alberi a camme, con
trasmissione finale a cinghia. Risultato di questa particolare scelta
meccanica:
203CV a 9.600 g/min e
154Nm a 7200 g/min.
Ciclistica ineccepibile: telaio doppio trave misto acciaio e alluminio,
sospensioni completamente regolabili con steli rovesciati all’anteriore e
mono posteriore che comanda un grosso monobraccio. Freni al top e
gestiti da un sistema ABS.
Esteticamente, la VR6 è molto curata, ma potrebbe non piacere a
tutti. Le linee moderne in stile retrò sono sobrie e piacevoli alla
vista, ma il profilo molto alto della parte motore-serbatoio (dovuta
probabilmente alla locazione del compressore) sballa un po’ le
proporzioni delle moto di un tempo, notoriamente basse e lunghe.
Concludiamo col dire che questo è solo un
prototipo,
i progettisti Horex avranno da lavorare sul nome definitivo e
sull’immatricolazione, perchè i piani sono di produrre questa roadster
dalle prestazioni stratosferiche nel corso del
2011.